Il mondiale dell’82 fece Storia e fu altra Storia. In un mondo oramai troppo lontano. In un mondo molto diverso da oggi. Dove il calcio era un’altra cosa. Dove l’Italia era un’altra Italia. Oggi, 35 anni fa, andò in scena una delle notti piu’ magiche e storiche del nostro Paese. Come quando Bartali vinse il tour de France e salvò l’Italia dalla guerra civile. Quando lo sport era valore unico e universale, in grado di cambiare anche la società. Quando ancora c’era gente come il Presidente Pertini. Con quel suo 3 con le dita al cielo e rivolto ai tedeschi in tribuna, davanti al Re di Spagna e il labbiale che diceva “non c’e’ n’è più”
Lascia un commento11 luglio 2017 di Il Grillo parlante
Una notte così non l’ho più vissuta. Fu una delle notti più belle per gli italiani dal dopo guerra ad oggi. Chi l’ha vissuta lo può confermare e chi non c’era ha perso purtroppo qualcosa che in Italia non successe mai più. Almeno per quanto mi riguarda. Un senso di appartenenza a quel tricolore che non ho più rivissuto. Nemmeno nel 2006. Il mondiale dell’82 fu Storia e fu altra Storia. In un mondo oramai troppo lontano. In un mondo molto diverso da oggi. Dove il calcio era un’altra cosa. Dove l’Italia era un’altra Italia. Quella sera si ando’ oltre il calcio, oltre le sport, oltre la volontà e con il cuore lanciato oltre ogni ostacolo. Non so come ci riuscimmo ma, quella notte e grazie a quella magnifica nazionale, noi italiani ci sentimmo davvero sul tetto del mondo e finalmente Italiani. Poi con il tempo passò tutto questo e una notte così, non mi e’ piu capitata di viverla. Una notte unica e fantastica. Una notte da italiani orgogliosi di esserlo, una notte per eroi ma, per caso. Una notte per sentirsi un unico grande popolo dal nord, al centro e al sud, una notte infinita, una notte magica, dove i sogni si erano trasformati in realtà, dove una ventina di uomini, si sono trasformati in eroi, per una notte. Una soltanto ma quella della vita. Una notte in cui eravamo tutti impazziti di gioia e di orgoglio. Tutti a piedi, (anche da Basiglio e Rozzano GIURO), in bicicletta, in motorino e i piu’ fortunati in macchina anche se tanto erano tutti bloccati nel traffico di un popolo impazzito di gioia.. Noi ragazzini, eravamo per una notte liberi di stare fuori casa insieme ai genitori, amici di famiglia, vicini di casa, chiunque quella sera era nostro amico. Noi da questa zona volevamo andare in Duomo.. gli unici o quasi che ce la fecero, ci arrivarono a piedi.. (i piu coragiosi) e c’è chi invece, in trattore.. direttamente in galleria Vittorio Emanuele. Vidi anche quello. Tutto era impazzito. Milano era impazzita. L’Utalia era impazzita. Una notte in cui, ognuno di noi si sentiva un po’ Cabrini, quando sbaglio’ il rigore ma pronto a rialzarsi, un po’ Paolo Rossi (che rientrava da una squalifica per scommesse, ergo il classico figliol prodico da libro Cuore..) che ci porto in paradiso e, un pò, Dino Zoff, il papà di tutti loro e di tutti noi che, chiuse le porte del Paradiso ai tedeschi. Quella notte c’era posto solo per noi ed era la nostra notte. Tutti i giocatori di quella sera entrarono di diritto nella Storia e nell’immaginario collettivo che regala l’immortalità a chi se la merita. E loro se la sono meritata. Tutti. A noi che vivemmo quella notte, ci rimane la senzazione di aver vissuto qualcosa di unico che nella vita accade solo una volta e nemmeno a tutti. E possiamo dire.. IO C’ERO.
1982, il re e il presidente: Juan Carlos e Pertini alla finale dei sogni – Corriere.it
Enciclopedia dello sport Treccani (2002) – estratto dal dvd: “mondiali 1982”
VIDEO SINTESI DEL CAMMINO TRIONFALE DELL’ITALIA MONDIALE 82 CLICCA QUI
VIDEO FESTEGGIAMENTI IN VARIE CITTA ITALIANE RACCONTATE DA UN GIOVANISSIMO MENTANA.